
martedì 25 maggio 2010
Pensieri da L'eco del gusto...

lunedì 24 maggio 2010
L'eco del gusto: un bel romanzo sulla Sicilia, un libro che mi sono divertito molto a gustare lentamente
Ho letto L'eco del gusto piano piano, è proprio un bel libro. Vedevo che lo spessore delle pagine era piccolo e temevo che finisse troppo presto.
Mi sono goduto ogni pagina assaporando la poesia di tutte le parole. Gioia, sensualità,strizza, umorismo, dolcezza e invito alla riflessione.
Che bel libro! Complimenti all'autore e grazie. Era da un po' che non mi divertivo tanto a leggere. Aspetterò il prossimo libro con ansia.
W. B. - Siracusa

Sollevò il piatto e se lo avvicinò al naso. Chiuse gli occhi e lo ascoltò, come gli piaceva fare.
Prati verdi e gialli, sotto un cielo terso, al confine con la spiaggia. Salata e vivace una risacca leggera gli massaggiava i piedi con la sabbia ruvida: la nipitella e le olive. Un vento fresco asciugava il sudore sulla fronte: questa era la menta. Più lontano vacche scure, campanacci di vitelli: la salvia. L’odore della canna delle cavagne frusciava di cespugli bassi e di macchia mediterranea e, a meno di un passo da lui, così vicino da sentirne tutto il calore, un enorme cavallo baio: la ricotta e gli asparagi, intensi, lenti, avvolgenti..."
Tratto da "L'eco del gusto" di Emanuele Lombardo

sabato 22 maggio 2010
Sapori e voci da L'eco del gusto
...
“Non si è rotto”, osservò incauto un subalterno che si era fermato a guardare la scena.
“Mi stai dando dell’incapace?”
Per ribadire la gerarchia il primo capo squadra gli esplose contro un colpo di pistola che forò la parete a soli dieci centimetri dal suo braccio. Riprese il vaso e stavolta lo scagliò a terra con violenza. Dong! Un altro botto lungo e vibrante, armonioso come la campana di una cattedrale. Sul vaso nemmeno un graffio.
A questo punto il primo capo squadra, aspirante aiutante capo, s’irritò sul serio. Afferrò il vaso con tutte e due le mani, lo sollevò sopra la testa e lo scagliò con tutta la sua forza contro la parete di pietra. Nel fare questo qualche schizzò di ciò che era rimasto dentro il vaso da notte gli finì sulla faccia. “Merda!”, gridò.
“No, primo capo squadra, non ti preoccupare: quella è pipì”, lo rassicurò un altro scagnozzo. Stavolta il colpo di pistola sbagliò di soli cinque centimetri. A sentirli da fuori, i rimbalzi del vaso contro il muro e sul pavimento sembravano davvero rintocchi di campane..."L'eco del gusto" è protagonista, insieme ai cibi degustati, di eventi gastronomici "Teatro in tavola della gastronomia siciliana".
Durante questi incantevoli eventi gastronomici, in un atmosfera magica che rievoca ricordi e trradizioni antiche, l'autore Emanuele Lombardo, recita alcuni passi tratti dal romanzo il tutto completato dalla degustazione di prodotti tipici siciliani.

martedì 11 maggio 2010
L'eco del gusto: successo dell'undicesima edizione del "Teatro in tavola della gastronomia siciliana" presso il Museo Etnografico Nunzio Bruno
Grande successo e straordinaria atmosfera presso il Museo Etnografico Nunzio Bruno, il museo della civiltà contadina di Floridia (Siracusa, Sicilia).
L'undicesima edizione degli eventi gastronomici in Sicilia organizzati da L'eco del gusto ha riscosso ancora una volta un grande successo di pubblico e ha creato l'occasione per parlare, in modo romantico e avvincente, del recupero dei valori e delle tradizioni del mondo rurale siciliano. A fare da sfondo alla lettura dei brani del bel romanzodello scrittore siciliano Emanuele Lombardo, ambientato in Sicilia negli anni della seconda guerra mondiale, una location straordinariamente adatta: un ampio salone del museo che un tempo era adibito a caserma dei reali carabinieri.
A contribuire al successo della serata, bisogna dirlo, oltre alla straordinaria capacità organizzativa della direzione del museo, guidata dalla dottoressa Cetti Bruno, figlia dell'ecclettico artista Nunzio Bruno, fondatore del museo etnografico di Floridia, è stata l'appassionata partecipazione del pubblico. La prefetta atmosfera che si respirava in sala ha permesso di creare il giusto pathos ed ha valorizzato molto la lettura dei brani de L'eco del gusto, il bel romanzo di Emanuele Lombardo ambientato nella Sicilia rurale degli anni della seconda guerra mondiale.
Straordinaria e deliziosa, infine, la cucina della signora Enza Bruno, cuoca Slow Food, che ha permesso agli invitati di degustare gli antichi sapori della gastronomia delle campagne floridiane e sortinesi. Direttamente dalle sue mani e dalla passione del suo lavoro deliziose 'scacce ripiene di verdure, di patate e di salsiccia, antipasti tipici e un'ottima caponata siciliana.
Questo evento gastronomico è stato anche l'occasione per rinsaldare la partnership tra L'eco del gusto e il Museo etnografico della civiltà contadina Nunzio Bruno, che, nel prossimo futuro, realizzerà un progetto ancora più vasto, coinvolgendo in un evento gastronomico anche il comune di Floridia.
Di seguito una breve galleria fotografica dell'evento.

venerdì 7 maggio 2010
L'eco del gusto: un bel romanzo da leggere tutto d'un fiato, un canto d'amore per la vita ambientato in Sicilia
Ieri ho letto tutto di un fiato il tuo bel romanzo, L'eco del gusto, che mi ha profondamente coinvolto e ha suscitato in me diverse emozioni che mi affretto a comunicarti.
Intanto la trama mi ha portato indietro nel tempo e ho rivisto e risentito la voce di mia nonna che mi raccontava le sue storie e il protagonista Jean è improvvisamente diventato “Pippineddu” dei suoi “cunti”, e come tutti i protagonisti delle storie i due personaggi sono diventati “’u Picciottu e ‘a Picciotta” che hanno “passato i vai do linu”.
I cibi che sono presentati nel romanzo possono essere letti secondo un codice, forse inventato, sembrano simboli di una metamorfosi verso una purificazione.
- La cioccolata con la base di amaro e dolce, come la vita che ci attende, attraverso l’esperienza e il rispetto della tradizione fanno ottenere un risultato “speciale”, che solo pochi esperti nella stanza proibita sanno mescolare, che la sensibilità di Jean è in grado di leggere.
- La ricotta, il cibo che è contenuto in un grembo “a cavagna”, l’amata abbina, condisce con profumi di campo e offre con lo strumento simbolo “la forchetta d’argento”, che Lui custodirà gelosamente come pegno d’amore.
- I fagioli, come “il fagiolo magico” di Richard Walker, rappresentano il legame del mondo di sotto con quello di sopra sintesi che solo chi possiede le chiavi giuste può trasformare in ricchezza e Jean fonde le radici del proprio passato con l’amore dell’oggi verso il futuro.
In fondo il protagonista è come la figura dei tarocchi chiamata “L’appeso” che vedendo il mondo a testa in giù ne reinterpreta i canoni stravolgendo la logica “normale”, e scoprendo la verità cambiando la visione, per questo la malattia gli consente di scoprire l’universo delle proprie origini chiamato SICILIA.
Grazie ancora Emanuele!
Sortino 26/04/10

domenica 2 maggio 2010
L'eco del gusto sponsor dei prodotti tipici locali

