Come una mareggiata improvvisa
Giunge fin qui il sospetto ingrato
Che il tenero amore che l’onda aveva per la spiaggia
Sia da tempo sopito e addormentato…
(da giorni, l’oblio e i silenzi
riempono di grida la cava di una conchiglia,
quella crostacea arrotolata alla sua scorza e accoccolata fra le mie mani
che come spuma diventano bianche di dolore
sbattute a intervalli
sul duro terreno che è la vita)
…e secca d’amore sotto il sole cocente,
quella spiaggia assorbe e succhia ogni illusione,
con quale ferocia desolante!
Gennaio 1995
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